...Oggi due splendidi Sonetti di Rilke sulla bellezza...La bellezza saleverà il mondo? Di sicuro, come disse André Breton, "la bellezza sarà convulsa o non sarà"...Enjoy!
2, XII
Ama la mutazione. T’entusiasmi la fiamma in cui ti sfugge
la vita fervida di metamorfosi;
lo spirito ideatore che governa la terra
nello slancio della figura nulla ama quanto la svolta.
Chi nel suo stato è fisso, è ormai irrigidito;
se si crede al sicuro sotto l’ala del grigiore insensibile
da lontano una forza più dura di lui che si crede duro lo minaccia.
E già! Un martello assente già s’alza per colpire!
Chi come fonte sgorga, lo fa suo la Conoscenza.
e lo guida estasiato all’opera serena
cui l’inizio è una fine, spesso, e la fine inizio.
Ogni spazio felice che percorriamo attoniti
è figlio del distacco. E, dato che si sente alloro,
Dafne mutata vuole che tu in vento ti muti.
2, XIII
Anticipa ogni addio, quasi già fosse alle tue spalle,
come l’inverno che ora se ne va.
Perché c’è tra gli inverni uno così infinito
che, se il tuo cuore sverna, resiste ormai per sempre.
Sii sempre morto in Euridice, e innalzati
Fino al Rapporto puro, con più forza cantando, celebrando.
Qui tra effimeri sii, nel regno del declino,
un calice squillante che squillando s’infranse.
Sii, e la condizione del Non-Essere nel contempo provala,
questo fondo infinito del tuo interno vibrare,
perché s’adempia intera in quest’unica volta.
Alle risorse esauste, alle altre informi e mute
della piena natura, alle somme indicibili,
aggiungi te stesso, in gioia, e annienta il numero dei calcoli.
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