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martedì 12 luglio 2011

IL TEMPIO DELLA DANZA DI MIRA


Namastè! Rieccoci!
Dopo quasi due mesi, torno a voi per regalarvi uno splendido Tarocco dalle "Carte della Trasformazione" di Osho: è il 56 (Devozione).
Questa carta ci parla di come, sul cammino della nostra Anima, tutti dobbiamo diventare vulnerabili, ricettivi, intuitivi, aperti come solo una Donna -potenzialmente- sa fare.
Siamo tutti un "vassel", un vaso, un contenitore, un Santo Graal, nel quale l'Esistenza desidera versare le sue benedizioni! 
Se non diventiamo questo, non saremo mai su nessuna strada. Nessun dubbio!

"La devozione è un modo per immergersi e fondersi con l’esistenza. Non è un pellegrinaggio; si perdono semplicemente tutti i confini che ci separano dall’esistenza – è una storia d’amore. L’amore è fondersi con un individuo, una profonda intimità di due cuori – così profonda che i due cuori iniziano a danzare nella stessa armonia. Sebbene siano due, l’armonia è una sola, la musica è una, la danza è unica.
Ciò che l’amore è tra due individui, la devozione lo è tra un individuo e l’intera esistenza. Egli danza nelle onde dell’oceano, danza con lo stormire degli alberi al sole, danza con le stelle. Il suo cuore risponde alla fragranza dei fiori, al canto degli uccelli, al silenzio della notte.
La devozione è la morte della personalità. Lasci cadere spontaneamente ciò che è mortale dentro di te; resta solo l’immortale, resta solo l’eterno, ciò che è imperituro. E naturalmente l’immortale non può essere separato dall’esistenza – ciò che è immortale, ciò che è imperituro, non conosce inizio né fine. La devozione è la forma di amore più elevata.

Commento alla Carta
Gesù disse: “Dio è amore”. Se il Vangelo fosse stato scritto da una donna, avrebbe detto: “L’amore è Dio”. Dio dev’essere secondario: si tratta di un’ipotesi mentale. Ma l’amore è una realtà che pulsa in ogni cuore. In Oriente conosciamo esseri come Mira… ma solo una donna molto coraggiosa poté osare di uscire da un sistema sociale così repressivo. E poté farlo perché era una regina; malgrado ciò, la sua famiglia cercò di ucciderla, perché danzava per le strade, cantando canzoni.
La famiglia non lo poté tollerare, soprattutto in India – e nel Rajasthan – dove la donna è fortemente repressa. E una donna della bellezza di Mira che danza per le strade, inneggiando canti di gioia. A Vrindavan, dove era vissuto Krishna, esisteva un tempio che era stato costruito in sua memoria, e in quel tempio a nessuna donna era permesso entrare. Alle donne era permesso stare solo all’esterno, potevano solo toccarne i gradini. Nessuna donna aveva mai visto la statua di Krishna, poiché i preti erano irremovibili.
Quando Mira si presentò, il prete temeva che volesse entrare. Due uomini a spade sguainate, furono messi davanti alle porte del tempio, per impedirle di entrare. Ma quando Mira si presentò – esseri simili sono così rari, brezze fragranti d’eccezione, una danza meravigliosa, un canto che dà voce a ciò che non può essere messo in parole – quei due soldati si scordarono del motivo per cui erano lì e Mira entrò nel tempio danzando.
Era il momento in cui il prete adorava Krishna. Il suo vassoio, colmo di fiori, cadde a terra, quando vide Mira. Era furibondo e le disse: “Hai infranto una regola che durava da centinaia di anni”.
Mira chiese: “Quale regola?”
E il prete: “Nessuna donna può entrare qui dentro”. E puoi credere a ciò che rispose Mira? Questo è coraggio… disse: “Allora come mai sei entrato tu? A eccezione dell’Uno, dell’Assoluto, dell’Amato, tutti sono una donna. Puoi pensare che al mondo esistono due uomini: tu e l’Assoluto? Scorda assurdità simili”. E ha sicuramente ragione. Una donna il cui cuore trabocca guarda l’esistenza come l’Amato. E l’esistenza è una.
  
(tratto da: http://www.osho.com)


Vi lascio con una piccola perla su video del grande Michel Hardy...La "Presenza" è yin!
Enjoy! 

   

      

5 commenti:

  1. ...non ci conosciamo ma mi permetto di intervenire lo stesso ...ciò che ho letto è molto bello ed elevato spiritualmente, premetto che ho frequentato vari corsi di tantra,...ma cisono alcune cose che mi lasciano perplessa non nel contenuto ma nel merito...mi sono sempre chiesta come mai nelle civiltà ad alta spiritualità(India p.e.) le donne sono trattate in modo intollerabile a dir poco e poi della alta spiritualità femminile sono gli uomini in genere a parlarne? Penso che si dovrebbe lasciare al linguaggio ed al sentire delle donne dire/dirsi senza filtri mentali maschili...namastè...

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  2. CIAO GRAZIA! (mi pare di capire che sei tu, da Facebook). Ti rispondo volentieri qui, dato che FB non mi lascia rispondere: ogni tanto mi bloccano richeste e messaggi...Mah! Che "democratici,eh?
    :-)

    Allora: condivido questa cosa che dici, mia cara, ma ti sei mai chiesta se questo non fa parte di un condizionamento anche ffemminile? Sicuranente questo "defilarsi" -per così dire- delle donne nei confronti di se stesse ha motivi storici (il patriarcato dominante ha fatto sì che parlarne i termini lusinghieri rappresentanti una sorta di risarcimento alle donne per la "dominazione" a cui sono soggette), ma siccome credo nel mistero della "responsabilità personale" e credo che tutti i "giochi" del mondo siano un riflesso dei giochi di parte che la ns. Anima gioca nel suo Cammino ti chiedo: non credi ci sia una complicità delle donne da sempre? cosa aspettate a cominciare a parlarne VOI di voi stesse, a esternare la Dea che c'è in voi? Non sarebbe il caso anche che vi riappropriaste del vostro Potere personale (senza confonderlo, peraltro, con quello maschile)?
    :-)

    Che ne dici?
    Un abbraccio

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  3. come mainon hai pubblicato il mio post di ieri?

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  4. a me piacciono le idee di Grazia, la mia cultura è diversa dalla vostra. La mia dice: non c'è contrasto alcuno tra la personalità e il contenimento vaso o sacro del nostro essere. La personalità è l'espressione tutta europea della miglior via, quella della perfezione spirituale, l'accettare i limiti del proprio confine in perfezione. Poi non è affatto detto che l'anima ami la danza e che il vaso sacro ne abbia bisogno. diciamo che con maestria e consapevolezza, sappiamo, per un mondo arcobaleno che ogni colore di anima è proprio diverso, anche se ovvio, il movimento piace e fa bene a tutti. Ahime, i veri maestri sanno che al danza è il sistema che alcuni "smodati", non perfetti, usano per far aprire la brocca di energia delle donne ed usarla. Inoltre: Michel, persona colta che ha dato molto, non è mai stato definito un maestro, e spesso tira stronzate, causate dalle sue basse frequentazioni, molti lo aspettano nel suo ritorno a casa, per fare qualcosa di molto valido: la presenza non è yin, ogni essere umano è presente se vive in condizioni di essere dentro di sè, e nelle parti attive della vita è presente nelle sue intenzioni. Inoltre ed in ultimo chi onora, adula, etc, di solito non ha il cuore ancora aperto alla realtà di oggi, che, in perfezione, ti insegna anche ad accettare la diversità e il no degli altri. Inutile essere devoti alle donne, bisogna non infrangere e sciupare ciò che è delicato. Ma in India e nella fasce orientali la democrazia manca perchè la fisiologia della donna, ispirata alla via del serpente o alla donna fera, va contenuta per rispetto alle altre vie, perchè sono anime assassine per le altre, a meno che, in altre regioni del mondo non s i realizzino con grandi quantità di acqua. I sapienti maestri hanno costruito un mondo perfetto e sapiente, che ogni tanto salta e s'incrina, per l'umanità stessa dei maestri, che trovano nuove risposte.

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  5. Aggiungo che è aberrante nel 2011 sostenere che c'è una dea o un potere nelle donne.
    Sono le teorie di Michel e di altri simili a lui, antitetiche a chi lavora veramente nell'amore: affidarsi a dio, legge dell'affidamento, ovvero non credere di essere un dio ma un figlio - la storia del potere e delle dee è una formula di natura edonistica, cioè venuta fuori da esseri che non vivono, il normale reale delle persone di oggi, ancora depositario di alcuni mondi arcaici o selvaggi che tanto piacciono a Michel(eroe perduto). Può essere definita "Fiera", la donna che accattiva Michel, essere con scarsa umanità,incapace di accettare e amare i mondi sottili,esseri difficili nel rapporto col bambino, la civiltà e i nostri mondi, che coltivano mentalità edonistica e vivono la forza in modo egoico o comunque non gestito per la realtà di oggi- ne deriva la richiesta alle donne " di un pene fallico danunziano" di potere, deismo, scegliere volitivamente. I mondi volitivi sono molto lontani dall'amore, mentre i grandi cambiamenti e le guarigioni non avvengono per potere ma per amore. Il punto è che queste leggi interiori manifestano un esistere di mondi arcaici, non realizzati nell'amore.
    Un giorno anche Michel tornerà a casa e il padre gli aprirà la porta, d'altra parte è un grande angelo che ha pensato di amare il mondo amando sessualmente le fiere, ogni angelo ha il diritto di provare il suo dono, ma si sono anche così creati maremoti, e danni agli altri angeli. Le società adulte hanno la donna come una persona di espressione femminile e in genere coltivano con scarsa attenzione il sesso perchè vivono più l'espressione della personalità e dei mondi sottili, che non hanno attitudine col bisogno oscuro di produrre energia, o usare l'altro, attraverso il sesso, come insegnano alcune culture arcaiche di nature fieristiche.
    Ogni essere va bene per ciò che è, ma va saputo incanalare e guidare da veri maestri, altrimenti le società si distruggono e si perdono i cuori e di doni delle persone.

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