...dal genio di Georges Brassens e dal talento di Antonio Patrucco una canzone sempre attuale...una canzone sull'arroganza che subisce uno smacco dalla purezza e dall'innocenza...Qui sotto, prima del testo tradotto magistralmente da Alberto, due video: prima il pezzo di Brassens tratto dalla raccolta"Chanson pour l'Auvergnat" e poi appunto un brano dal recital di Patrucco del quale vi consiglio anche di cercare il cd "Chi non la pensa come noi": davvero ne vale la pena!
"Gli apprezzati rampanti, pieni di soldi e di arie
vanno a caccia affamati di femmine varie
i rampanti non amano, pagano,
fiutano, annusano come cani indagano...
ma la pelle di irene, della splendida nene
(si dian pace sti stronzi, che a loro conviene!)
è per la bocca del primo arrivato
a mani vuote e lo sguardo spaesato...
(Rit) I rampanti sono sorpresi, sì
anche offesi, quei cialtroni
come mai una donna così
si abbandoni, si abbandoni
fra le braccia del primo che c'è:
i rampanti son fuori di sè
Le fanciulle per bene e di buone maniere
che han venduto il pudore a chi ha più contanti
vanno a letto con i rampanti
quando questi le vogliono avere...
ma la carne di Irene, della splendida Nene
(si dian pace sti stronzi, che a loro conviene!)
non ha mai accordato un favore nè contro soldi nè senmza amore...
(Rit)
Le signore di classe hanno un solido cuore
e quel fiore che danno tiene a lungo il colore
come i fiori di carta leggeri
o i fiori di pietra dei cimiteri...
Sì ma il cuore di Irene è soltanto emozione
cambia pelle e umore ad ogni stagione:
due volte mai lo steso colore
due volte mai lo stesso fiore...
(Rit)
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