Vi regalo, in proposito, le parole ispirate di una meravigliosa scrittrice russa, Nina Berberova
"[…] Ognuno di noi ha la propria no man’s land, in cui è totale padrone di se stesso. C’è una vita a tutti visibile, e ce n’è un’altra che appartiene solo a noi, di cui nessuno sa nulla […] L’uomo di tanto in tanto sfugge a qualsiasi controllo, vive nella libertà e nel mistero, da solo o in compagnia di qualcuno, anche soltanto un’ora al giorno o una sera alla settimana, un giorno al mese […] Queste ore possono essere felicità, necessità, abitudine, ma sono comunque sempre indispensabili per raddrizzare la "linea generale" dell’esistenza. Se un uomo non usufruisce di questo suo diritto o ne viene privato da circostanze esterne, un bel giorno scoprirà con stupore che nella vita non si è mai incontrato con se stesso e c’è qualcosa di malinconico in questo pensiero […]"
"In questa no man’s land dove l’uomo vive nella libertà e nel mistero, possono accadere strane cose, si possono incontrare altri esseri simili, si può leggere e capire un libro con particolare intensità o ascoltare musica in modo anch’esso inconsueto oppure nel silenzio e nella solitudine può nascere il pensiero che in seguito ti cambierà la vita, che porterà alla rovina o alla salvezza […]"
(Nina Berberova, da "Il giunco mormorante" Ed. Adelphi)
Nina Berberova |
...Per appprofondire, la biografia e la bibliografia di Nina...
Nina Nikolaevna Berberova (San Pietroburgo, 8 agosto 1901 – Filadelfia, 26 settembre 1993 è stata una scrittrice russa
Nacque l'8 agosto 1901 a San Pietroburgo, allora capitale dell'Impero Russo, figlia unica di Nikolaj Ivanovič Berberov, funzionario del Ministero delle Finanze e di Natal'ja Ivanovna Berberova, nata Karaulova.
Lasciata la Russia nel giugno del 1922 sull'onda della persecuzione operata dalla rivoluzione dei Soviet contro gli intellettuali, dopo alterne peregrinazioni si stabilì a Parigi nel 1925 dove rimase fino al 1950, anno in cui si trasferì negli Stati Uniti.
Degli anni francesi è la produzione letteraria più intensa dell'autrice tra cui "Bijankurskie prazdniki" (Биянкурские праздники, "Chroniques de Billancourt", in edizione italiana "le feste di Billancourt").
Negli Stati Uniti la scrittrice iniziò la sua carriera accademica dapprima alla Yale University e in seguito dal 1963 alla Princeton University, dove lavorò fino al 1971.
La storia di Berberova come scrittrice emigrée a Berlino prima, poi Parigi e negli Stati Uniti è da lei stessa descritta nell'autobiografia dal titolo "Kursiv moj", (Курсив мой, "Il corsivo è mio") pubblicata nel 1957. Degli anni berlinesi è la biografia di Čajkovskij (Il ragazzo di vetro, 1936) forse il più interessante approfondimento psicologico della complessa personalità dell'artista.
La Berberova è da molti considerata il cantore della melanconica vita degli emigrés russi, transfughi dalla rivoluzione, incapaci di adattarsi alla dura realtà di una nuova vita lontani dalla madre patria e perduti nel sogno di un passato incantato, in una Russia spesso più immaginata che reale.
Tornò una sola volta in Russia, per un soggiorno di alcune settimane, nel 1989, pochi anni prima di morire.
Morì il 27 settembre 1993 a Filadelfia in seguito alle complicazioni di una caduta.
Bibliografia delle opere tradotte in italiano
- L'accompagnatrice, 1987(Akkompaniatorsha, orig. 1934)
- Alleviare la sorte, 1988 (Oblegčenie učasti, orig. 1949)
- Il pianto, 1988, pubblicato con L'Accompagnatrice (Plach, orig. 1941-42)
- Il corsivo è mio, 1989 (Kursiv moj, orig. 1969)
- Il giunco mormorante, 1990 (Mysliaščij trostnik, orig. 1958)
- Il male nero, 1990, (Čërnaja Bolezn, orig. 1959)
- Il lacchè e la puttana, 1991 (Lakej i devka, orig. 1937)
- La resurrezione di Mozart, 1991 (Voskresenie Mocarta, orig. 1949)
- La scomparsa della biblioteca Turgenev, 1991 (Konec Turgenevskoj biblioteki)
- Il caso Kravchenko, 1991 (Process V. A. Kravčenko, orig. 1949)
- Roquenval: cronaca di un castello, 1992 (Rokanval, orig. 1949)
- Il ragazzo di vetro: Čajkovskij, 1993 (Čajkovskij istoria odinokoi zisni, orig. 1936)
- Genio e regolatezza: Aleksandr Borodin, 1993 (Borodin, orig. 1936)
- Storia della baronessa Budberg, 1993 (Zeleznaja ženščina, orig. 1981)
- Le feste di Billancourt, 1994 (Biankurskie prazdniki, orig. 1925-1940)
- La felicità, 1995 (Kniga o ščasti, orig. 1936)
- Il racconto delle nove città 1995 (Pamjati Šlimana, orig. 1958)
- La sovrana, 1996 (Povelitelnica, orig. 1932)
- Le signore di Pietroburgo, 1996 (Baryni)
- Zoja Andreevna, 1996, pubblicato con Le signore di Pietroburgo (Zoja Andreevna, orig. 1927)
- Dove non si parla d'amore e altri racconti, 1997, tradotto dal ms. russo
- Il quaderno nero, 2000 (Čërnaia tetrad)
- Gli ultimi e i primi, 2002 (Poslednie i pervye, orig. 1929)
- Nabokov e la sua Lolita, 2002 (Nabokov i ego Lolita, orig. 1959)
- Un figlio degli anni terribili: vita di Aleksandr Blok, 2004 (Aleksandr Blok i ego vremia, orig. 1947)
- La grande città, 2004 (Bolšoj gorod)
- Antologia personale: poesie 1921-1933, 2004 (Stikhi: 1921-1983, orig. 1984)
- Antologia personale: poesie 1942-1983, 2006 (Stikhi: 1921-1983, orig. 1984)
...E infine un video di Christine Breese (una delle Maestre viventi più intense dei nostri giorni ) con un grande insegnamento :"Be Present, Be Here Now Presence, Be Here Now Present Now Time"
Carino!
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