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giovedì 27 gennaio 2011

Gli Italiani non cambiano mai?

Guardate che cosa  ho trovato: l'ha scritta Gioacchino Belli 200 anni fa!
Cosa vi ricorda? Non è perfetta per quello che sta accadendo nel ns. Paese al giorno d'oggi con il "Rubygate"? Pazzesco! 
Certo che, al di là della genialità di Belli, una cosa è certa (e pure deprimente): sembra proprio che gli Italiani non cambino mai...
Mah!
:-(


Gioacchino Belli


Mentre

Mentre ch'er ber paese se sprofonna
tra frane, teremoti, innondazzioni
mentre che so' finiti li mijioni
pe turà un deficì de la Madonna
Mentre scole e musei cadeno a pezzi
e l'atenei nun c'hanno più quadrini
pe' la ricerca, e i cervelli ppiù fini
vanno in artre nazzioni a cercà i mezzi
Mentre li fessi pagheno le tasse
e se rubba e se imbrojia a tutto spiano
e le pensioni so' sempre ppiù basse
Una luce s'è accesa nella notte.
Dormi tranquillo popolo itajiano
A noi ce sarveranno le mignotte

Gioacchino Belli (Roma, 7 settembre 1791 – Roma, 21 dicembre 1863)


Mi è venuto in mente (per "par condicio") un altro romano geniale, il compianto Luciano Salce, uno degli intellettuali più lucidi e più sottovalutati della ns. cultura recente...
Nel suo "Colpo di Stato", un  film del 1969 introvabile e maledetto (e si può intuire il perchè) immagina che le Sinistre vincano le elezioni, ma che si rifiutino consapevolemente di governare, preferendo l'ignavia al coraggio...Anche questo non vi ricorda qualcuno e qualcosa?
:-)


3 commenti:

  1. attualissimo direi ;-)
    (dada)

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  2. E' rimasto tuto come allora!
    Ma c'era già la pensione 200 anni fa?

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  3. Che tutto sia rimasto così è indubbio, mentre è dubbio che il sonetto sia del Belli....Nessuno sa risolvere il mistero. La cosa più probabile è che sia un geniale fake!
    <3

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