E' ormai iniziato il Festival Internazionale del Cinema di Roma 2010 (28 ottobre-5 novembre) e, la prima giornata sicuramente ha lasciato il segno.Dopo esser stati presentati i primi 23 minuti di Tron Legacy,poco prima del Red Carpet del film Last Night in cui dovevano sfilare Eva Mendes e Keira Knightley ecco arrrivare il vero evento della giornata,la manifestazione "Tutti a casa"del mondo del cinema che ha invaso il red carpet per protesta contro i tagli. Molti i nomi del cinema italiano presente come Carlo Verdone,Paolo Virzì, Elio Germano, Massimo Ghini, Claudia Zanella, Michele Alhaique e tanti altri. Inoltre vista la situazione,le star del film Last Night hanno deciso di non sfilare per solidarietà.
(da http://mystyleasso88.blogspot.com)
Claudia Zanella e Michele Alhaique (foto di Giovanni Piccirillo)
fonte: "La Repubblica"
"La protesta di oggi ingiustificata nella forma e negli argomenti, mostra il grado di faziosità e di intolleranza da parte di persone e gruppi che agiscono in nome della cultura, ma con la quale non hanno nulla a che fare. La vera cultura per fortuna è un’altra cosa: e ad essa continuerò ad ispirare la mia azione senza farmi intimidire da queste sgangherate manifestazioni politiche".
(SANDRO BONDI)
Non ho parole! Detto da un Ministro della Cultura, che si ritiene anche un poeta (sic!) Tra l'altro ci dicesse cos'altro è la cultura...Forse le tette e i culi alla "Colpo grosso"? O cos'altro ancora?
Abbiamo capito: l'attentato alla cultura, alla democrazia e all'intelligenza continua...
UN PAESE CHE NON INVESTE SULLA CULTURA E' DESTINATO A MORIRE!
VERGOGNAAAAAAAAAA.....
(Sono amareggiato e vi lascio con un piccolo contributo video dell'occupazione trovato su Youtube. Erano davvero in tanti! Forza ragazzi! Non mollate!)
"The human aura, or energy field, is broken up into hundreds of important areas. Called chakras, these areas relate to the senses, specific organs and even spiritual abilities. There are seven chakra points in particular that metaphysical healers and those interested in chakra meditation often focus upon. The seven main chakra points are considered vortexes. Through these vortexes, energy can enter and leave a human body. This energy can have an effect on the mental, spiritual, emotional and physical aspects of a person.The chakra points that make up the main seven are:The root-This chakra is found near the very bottom of the spine at the coccyx. This energy point is related to the adrenal glands, the spinal column, prostate, blood, kidneys, colon and anus. This chakra is often associated with primal energy and can have an impact on self image, as well. When this chakra is awakened it can lead to primal intelligence. It is associated with dark orange or red.The sacral-Located about three inches below the naval, this chakra point is associated with the gonads, the ovaries or testicles and reproduction. This particular point on the aura is often linked to emotional states, sexuality and vitality. When this chakra is fully awakened a person can gain a clearer insight into birth and death or creation and destruction. It is associated with the color orange.The solar plexus – This point is associated with the pancreas, stomach, liver, gall bladder and nervous system. It is considered the power center of the body and is often related to personal will, as well. When this chakra is awakened, it can enhance personal power. This point is associated with the color yellow.The heart-This chakra is related to the thymus and is said to govern the blood, vagnus nerve, circulatory system and, of course, the heart. This chakra is often seen as the bridge between the astral and physical worlds and is the location of the astral body. It is also the center of intuitiveness, compassion and love. When this chakra is awakened it raises awareness about others and empathy. It is associated with the color green.The throat-This chakra is found in the throat area and is associated with the thyroid. It is said to govern the lungs, alimentary canal and bronchial and vocal abilities. This particular aura point is heavily connected with self-expression, communication, the spoken word and sound. When it is awakened a person might gain clairaudience and higher communication abilities. It is associated with light blue color.The brow-This aura point, found between the eyebrows, is linked to the pituitary gland and is said to have an effect on the nervous system, lower brain, nose and ears. Often called the third eye, this chakra can raise astral awareness and the ability to see into other dimensions when meditating. It is associated with dark blue or indigo.The crown- Located at the top of the head, this chakra is linked to the pineal gland and has control of the upper brain. It is often associated with deep peace, bliss and nirvana. When fully active, it can help a person gain a greater understanding of intelligence, wisdom and life in general. Powers gained from its awakening include astral projection. It is associated with many colors including silver white, white, gold and violet white
Chakra points are an essential part of many metaphysical pursuits as they are the windows into the body for positive and negative energies. A mastery of these points can assist with healing and self-advancement" (Christine Breese)
...One very simple meditation about 7 chakras / Una semplicissima meditazione sui 7 chakra...
Ed eccoci ad un'altra data magica! Oggi è un' altra giornata speciale! 20-10-20-10 potremmo scriverla questa data...due volte 20 e due volte 10!
Che cosa è cambiato rispetto al 10-10-10 (data consacrata al Tarocco della Ruota della Fortuna)? Beh! Ho una grande notizia: allacciate le cinture, si parte! il viaggio ascensionale è ufficialmente cominciato...Oggi qualcosa comincia a tirarci sù, lentamente magari, ma inesorabilmente...Qualcosa comincia a portarci verso l'alto, verso la prossima spira...Se 10 giorni fa avevamo bisogno di una sosta, di uno "stuck" , di una piantatina al suolo (notate come suona uguale all'italiano "stacco"? L' alchimista Fulcanelli sosteneva che le parole di ogni lingua, che abbiano un suono simile...esprimono concetti imparentati far di loro!).
Oggi dunque qualcosa tira, come il morso di un cavallo! Abbiamo inquietudine e come un "friccichìo" di qualcosa di nuovo, annusiamo qualcosa...Ma cosa? Lo scopriremo, piano piano forse, oppure con improvvise virate, con improvvisi squarci di rivelazione!
Più entriamo in noi stessi, più stiamo in ascolto, più questo NEW WORLD, comincerà a svolgersi e a svelarsi...E' il "mondo" dell'Angelo o Giudizio, la XX^ potentissima Lama dei Tarocchi! Da certi punti di vista, in realtà, non dobbiamo fare nulla! Non dobbiamo far altro che assencondare l'Esistenza, la Vita: sarà lei a portarci da qualche parte, laddove dobbiamo andare...Solo una cosa puà farci male: RECALCITRARE! OPPORRE RESISTENZA!
In qs. caso ci aiuta ancora la "metafora" del morso del cavallo: come il cavallo, facendo resistenza al morso, non può che farsi male, così anche noi non possiamo che soffrire se resistiamo alla forza aspirante della Tromba dorata dell'Angelo! Rilassiamoci quindi...NON INTERFERIAMO! Limitiamoci ad ESSERE, a STARE NEL PRESENTE. Entriamo semplicemente in ricezione e le cose accadranno, casualmente sì, ma nel senso del CASO CHE E' L'INTELLIGENZA DI DIO!
:-)
Particolarmente indicate oggi e nei prossimi giorni sono Meditazioni come la Devavani o la Heart Chakra... Cercatele online!
Buon 20 ottobre a tutti! Vi saluto con un video sull'Essenza della mia amica Carlotta Jyoti Brucco.
Il giorno 21 settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi dell'Italia dei Valori ha proposto l'abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione. Indovinate un po' come è andata a finire ! :
Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498
Ecco un estratto del discorso presentato alla Camera :
Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C’è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità.
Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all’ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l’INPS ha creato con gestione a tassazione separata.
Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell’arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati.
Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell’Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l’anno.
Per maggiori informazioni ecco il video trovato sul sito di Borghesi con il discorso:
Cari amici, questa settimana voglio dedicare questo spazio all'evento che ha coinvolto i 33 minatori in Cile. Immagino che molti di voi, come Giancarlo che lo ha scritto sul quaderno, hanno intuito che quello che è accaduto in Cile potrebbe essere letto come una bellissima metafora di ciò che sta avvenendo a noi tutti come umanità in questo periodo. Poiché tutto l'avvenimento è pieno zeppo di riferimenti simbolici se letti con un occhio metafisico, io mi sono divertito ad individuarne alcuni, oltre a quelli che aveva già individuato Giancarlo, e adesso li condivido con tutti voi:
- Secondo questa chiave di lettura i 33 minatori rappresenterebbero l'umanità o una parte dell'umanità bloccata energeticamente nelle basse vibrazioni della terza dimensione, 33 è un numero maestro, anzi è il numero del maestro, esso è il numero che rappresenta il passaggio da ruolo di iniziato a quello di maestro, letto con questa chiave ci indica che l'umanità per poter ascendere a una nuova realtà deve necessariamente varcare la soglia di una certa massa critica di persone che è riuscita a raggiungere un livello di maestria in termini di consapevolezza.
- I minatori sono rimasti 69 giorni sotto le viscere della terra, anche questo è un numero con una forte connotazione simbolica: 69 come numero simboleggia il tao, l'equilibrio dei due opposti, e anch'esso visto in simbolicamente ci indica che per fare il salto vibrazionale è necessario riconoscere ed equilibrare i due opposti (la luce e l'ombra) senza proiettarne una parte all'esterno. Inoltre essendo questo numero legato al tempo (69 giorni), ci indica anche che questo equilibro degli opposti non può essere raggiunto da un momento all'altro, ma accorre un duro lavoro interiore sulla propria coscienza, e questo richiede tempo.
- Come Giancarlo ha fatto notare, i messaggi canalizzati ci dicono che le entità dei livelli superiori di coscienza di tutto il creato hanno gli occhi puntati sulla terra, in questo momento per presenziare e sostenere il nostro passaggio, e questo è anche quello che è successo ai nostri 33 grazie agli occhi delle telecamere dei mass media di tutto il mondo.
La capsula che li ha tratti in salvo, larga solo 66 cm (altro numero maestro) si chiama Fenix, ovvero Fenice, L'Araba Fenice, l'uccello di fuoco che rinasceva dalle sue stesse ceneri. Simbolicamente parlando il messaggio è chiaro: per fare il salto è necessario passare per una morte, innanzitutto quella della personalità.
- Un'altra cosa da segnalare è che i minatori non sono stati salvati tutti insieme ma uno alla volta, il che sta a simboleggiare, secondo questa chiave di lettura, che il passaggio non avverrà in un colpo solo, ma sarà un processo lento e graduale man mano che ogni singola anima sarà pronta per poter essere "raccolta".
- Inoltre sei tecnici sono dovuti infilarsi giù per il buco per aiutare i 33 a risalire, sempre seguendo questa linea di pensiero, a me questi 6 tecnici hanno fatto pensare a cosiddetti "Erranti" come sono chiamati nelle canalizzazioni del L/L Research, e nel libro Going Deeper: anime provenienti da densità di coscienza superiore che hanno scelto di incarnarsi in questo piano per aiutare l'umanità a compiere il passaggio dimensionale. Quasi tutti i messaggi canalizzati affermano questo, a partire dai Pleiadiani di Barbara Marciniak fino a Kryon, e anche il prossimo libro della Stazione Celeste: Il Manuale dell'Errante di Carla Rueckert parla, appunto, degli Erranti.
In tutto il materiale canalizzato da Carla Rueckert: le canalizzazioni di Ra pubblicate sul Ra Material, quelle di Q'uo pubblicate nelle Sunday Meditation del L/L Reserch e nel Manuale dell'Errante si parla del raccolto delle anime. Secondo questa fonte metafisica il raccolto delle anime, è un processo che avrebbe un'alta probabilità di iniziare nel solstizio d'inverno del 2011 (leggi qui, qui e qui) e che durerà diversi secoli, da quella presunta data però le anime che lasceranno il corpo umano dopo la morte fisica avranno l'opportunità di fare i cosiddetti "passi di luce" ed essere raccolti per passare dalla terza alla quarta densità, dopo di che coloro che saranno stati "raccolti" si reincarneranno sulla terra come pianeta di quarta densità, coloro che non lo saranno si reincarneranno su un'altro pianeta di terza densità, simile alla terra, in attesa del prossimo ciclo di 25.000 anni per poter essere raccolti. Io personalmente sono molto legato al materiale canalizzato da Carla, perché è grazie ad esso che nell'agosto 2001 è avvenuto il mio più importante risveglio di coscienza della mia vita, e la Stazione Celeste non è stata altro che una dei tanti frutti prodotti da quel risveglio. So che tantissime persone da ogni parte del mondo si sono risvegliate leggendo il Ra material, e molte di loro mi stanno leggendo in questo momento, nel mio caso specifico credo sia stata proprio la parola "Raccolto" che lessi sul Ra Material, ad aver innescato un processo a catena che nel giro di qualche giorno ha prodotto un effetto dirompente sulla mia coscienza, da quel momento in poi tutto è cambiato, sia fuori che dentro di me e come la fenice sono morto e rinato dalle mie stesse ceneri.
- Tornando alla vicenda dei minatori, c'è anche da notare il fatto che questo evento è avvenuto in una delle parti meno ricche del mondo, e questo metaforicamente sta a indicare il ruolo fondamentale che questi continente, come l'Africa e il Sudamerica, hanno in questo processo di cambiamento. Del resto non fu detto: "Gli ultimi saranno i primi"
- E infine c'è la Gioia, la grande festa con cui i minatori sono stati accolti al loro ritorno. Anche Kryon & Co. non fanno altro che parlarci di questa gioia e delle schiere di angeli pronti ad accoglierci a braccia aperte al nostro ritorno a "casa" :)
Pertanto, visto che nulla avviene a caso, e che "come nel piccolo cosi nel grande" ovvero che ogni cosa per manifestarsi su un piano deve manifestarsi anche su tutti gli altri, a me piace pensare che il messaggio metafisico che ci viene dato attraverso questa vicenda sia questo: se ce l'hanno fatta loro ad essere "raccolti" dalla Fenix può farcela anche tutta l'umanità.
Io mi fermo qui, ma sono però certo che ricercando altre informazioni sulla vicenda si troverebbero tanti altri segni e simboli a suffragio di questa interpretazione, certo chi non "mastica" queste tematiche potrebbe prendere queste mie riflessioni come delle elucubrazioni un po' troppo fantasiose. Però chi di voi è riuscito a seguirmi e ha da dire la sua in proposito può farlo nel quaderno della news-letter
E comunque al di la di tutto queste speculazioni intellettuali, ciò che poi ha un effettivo valore immediato su tutti noi è il dono che questa vicenda ha portato all'umanità in questo momento: coinvolgendo emotivamente nello stesso momento miliardi di persone ha innalzato il senso di unità nella razza umana, perché ha fatto sentire coloro che hanno seguito la vicenda parte di un unico popolo, e poiché il fatto ha avuto un felice epilogo (e non tragico come solitamente accade negli eventi a coinvolgimento planetario) l'evento ha aperto i loro Cuori alla Gioia... producendo Giga watt di buona energia che si sono riversati nella coscienza collettiva dell'Umanità
Pensate solo che senza questo avvenimento non ci sarebbe stato un riavvicinamento (di cuore) tra il presedente della Bolivia, l'indio Evo Morales e il presidente del Cile, il miliardario Sebastián Piñera, (leggi qui), che fino a pochi giorni fa sarebbe stato molto più improbabile, sia per le opposte visioni politiche e culturali dei due presidenti che per le preesistenti tensioni geopolitiche tra i due paesi.
Sono questi i miracoli della nuova energia.
Aspettiamocene tanti altri nei prossimi imminenti mesi ed anni... anzi diventiamo noi stessi dei produttori coscienti di miracoli!
Buoni miracoli a tutti :)))
Vi regalo un articolo di Massimiliano Griner sulla mia amica Orchidea, che sottoscrivo pienamente: non avrei saputo dire di meglio! Davvero illuminante su di lei e sul cinema smagliante degli Anni Settanta!
"Qui nessuno è esterofilo, eppure quando vedi per la prima volta Orchidea De Santis nel Colpo di stato, film incompreso e introvabile di Luciano Salce, se non la conosci la diresti una di quelle dee del cinema straniero, forse nordico, bellissima e inarrivabile. Straniera proprio no, perché Orchidea è orgogliosamente salentina, seppure romana di adozione.
Ma inarrivabile era, almeno in quel film – poi avrà ruoli sempre meno abnegati –, perché in questo capolavoro interpreta una fidanzata, anzi, la Fidanzata, assediata per tutto il film da un partner eccitato a cui è intenzionata a negarsi: almeno fino a quando non avrà la certezza della vittoria della Democrazia Cristiana in elezioni controversissime, che garantiranno al Fidanzato uno status sociale soddisfacente. Curioso e riuscitissimo personaggio, sexy e nello stesso tempo controllato, Orchidea punteggia tutto Colpo di stato, film corale, e in questo anticipatore dell’Altman di Nashville; sempre più svestita, eppure invariabilmente elegante, anche quando rimane soltanto con un paio di occhiali che dovrebbero forse certificare il suo autocontrollo, ma che la rendono ancora più attraente. Si cita Nashville, e chi non ha visto Colpo di stato – pochi l’hanno visto, perché questo film inconsueto, intelligente, anticipatore, non piacque né a destra né a sinistra, e venne consegnato a un indegno dimenticatoio –, potrebbe pensare a un paragone improprio, a un’iperbole. Eppure Colpo di stato è un capolavoro misconosciuto, avanguardistico nel proporre una situazione corale, geniale nel montaggio, dalla bellissima fotografia. E infatti in televisione va in onda una sola volta, un giorno di settembre del 1985 su Canale 5, alle 9,30 del mattino. Misteri del palinsesto di un paese strano.
La trama è presto detta. Siamo nel pieno ’68, la contestazione dilaga, il paese si avvicina alle elezioni, la DC chiama a raccolta gli elettori, il PCI fa la voce grossa e si propone come alternativa al regime. Meraviglia dell’elettronica, un cervellone americano di ultima generazione registra in tempo reale i voti via via che finiscono nell’urna – un’evoluzione estrema della degenerata passione per gli exit poll a cui siamo ormai, nostro malgrado, abituati –, rivelando un paese che sta cambiando. Perché i rapporti di forza si stanno realmente ribaltando, e il PCI lo storico e temuto sorpasso questa volta lo sta facendo davvero. L’irriverente, geniale Salce, mette così in scena una RAI che a quei tempi è un termometro talmente fedele dei rapporti di forza che prima consuma intervalli su intervalli non sapendo come dare al paese la notizia che il paese è rosso, ma poi, prendendo atto che i nuovi potenti abitano a Botteghe Oscure, manda in onda un’oscura cantante di provincia (la brava Anna Casalino), imponendole di interpretare canzoni sempre più estreme del repertorio popolare di lotta, da «Sebben che siamo donne» a «Bella ciao»
I comunisti però, perfettamente tratteggiati, dal sobrio stile togliattiano agli occhiali in bachelite nera, sono i primi a spaventarsi dell’imprevisto exploit. Il loro mestiere è l’opposizione, perbacco, prendere in mano il paese li terrorizza. Così, in una riunione da antologia con i caporioni dello scudocrociato, rinunciano al potere e agli annessi enti statali e parastatali, concordando di divulgare risultati elettorali falsi che lascino inalterato lo status quo. È l’atteso via libera che Orchidea attende, per lasciare che il Fidanzato finisca quello che cerca di fare da ore.
Oggi Orchidea racconta con un sorriso che la commissione censura costrinse Salce a rinunciare all’epilogo, peraltro scontato, del suo calcolato petting pre-elettorale che scandisce Colpo di Stato. «Luciano mi ha regalato i metri di pellicola che ha dovuto tagliare, li conservo ancora io per ricordo. Eppure era una scena a cui oggi nessuno farebbe caso. Lui era sopra di me, arrivava una lama di luce attraverso le tapparelle, con tutti i cerotti che tenevano separate le parti intime, perché allora le scene erotiche si giravano così. E tutto finiva come doveva finire. Ma sempre con la stessa eleganza, e quella bella fotografia che Luciano aveva dato al film. Che ci vuoi fare, i tempi erano quelli.» Già, i tempi erano quelli, e a volte viene da rimpiangerli.
Orchidea aveva già lavorato con Salce nel ‘66, in Come imparai ad amare le donne, con Michèle Mercier, Elsa Martinelli e Anita Ekberg, e lo avrebbe ritrovato nel 1974 nell’anomalo, grottesco Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno, a fianco di Paolo Villaggio. Oggi considera una grande fortuna aver lavorato con un regista della sua grandezza. Non solo, un galantuomo, un uomo colto e imprevedibile, un vero anarchico. «Un intellettuale, ma capace di divertirsi. E quando ha capito che con il cinema non si poteva più divertirsi senza scadere nella volgarità, ha smesso.» E non sarà un caso se oggi il figlio Emanuele il libro e il documentario che ha dedicato a suo padre, L’uomo dalla bocca storta, se lo deve stampare in proprio e diffondere come può.
Il padre di Orchidea era un ufficiale di Marina vecchio stile, convinto sostenitore della Repubblica Sociale, terribilmente deluso dall’esito della guerra e tutt’altro che aperto alle novità degli anni sessanta. «Mio padre seppe che facevo cinema quando i miei film uscirono nelle sale e li videro degli amici di famiglia. I primi film poi li ho fatti in Tunisia, in Egitto. Come ci sarei andata, da ultraminorenne che ero, se mia madre non fosse stata mia alleata e complice?»
Prima che un brutto incidente sul set di Arrivano i Gatti, nel 1979, mettesse un brusco stop alla sua attività, Orchidea girò decine di film, diventando una riconosciuta e celebrata icona della commedia sexy all’italiana, dal filone parentale inaugurato dal Salvatore Samperi di Grazie zia – Orchidea risponde interpretando La nipote –, ai boccacceschi Decameroticus, o I giochi proibiti dell'Aretino Pietro. Incrociando a volte registi che oggi l’ammirazione di Quentin Tarantino ha ricollocato nella giusta posizione che meritano, come Enzo Castellari, che la dirige in Ettore lo fusto, coraggiosa trasposizione ai giorni nostri dell’Iliade, o il Michele Lupo di Concerto per pistola solista. Epoca fortunata e saggia, quella in cui era considerata bellezza solo quella che la natura dispensa. «Oggi le donne non ci sono più, sono tutte bioniche. Noi eravamo noi, semplicemente. La bellezza era quella naturale, non c’erano trucchi. Al massimo potevamo avere un buon direttore della fotografia. Era quella la nostra chirurgia plastica.»
Prima della deriva pecoreccia degli anni ’80, a cui Orchidea seppe sottrarsi con intelligenza, la commedia sexy era forse l’ultima espressione popolare di una vena libertaria che nel nostro paese ha sempre dovuto scorrere sotterraneamente. Film che rivisti oggi sono quasi commoventi, e mai grevi, con quelle camerierine prefemministe, eppure così femminili, che salgono le scale per spolverare i lampadari, o si chinano a fare il bucato inducendo frenesie maschili. C’era ancora, negli anni settanta, la capacità di coniugare l’erotismo alla allegria, a una scanzonata creatività, e non importa se a volte sgangherata, perché sempre vitale. Anni in cui chi faceva cinema si metteva interamente in gioco, rischiando del proprio, o si spogliava senza compromessi e senza sgomitare, perché in fondo il motore che muoveva tutti era la passione e una gioia di vivere non ancora sopraffatta. In questa epoca cinica e triste, in cui il calcolo ha preso il sopravvento in ogni dove, un segno chiaro: che la nostalgia allora era inutile, oggi è quasi necessaria."
MASSIMILIANO GRINER (per "Caffeina")
...E, per finire, un omaggio al compianto Luciano Salce (carissimo amico e pigmalione di Orchidea) uno degli artisti più importanti di sempre nel mondo dello spettacolo in Italia...Godetevelo!
Questo è uno degli aforismi più conosciuti e abusati di Gurdjieff!
Neanche a dirsi, è ovviamente stato oggetto di molte considerazioni: trovo incredibile come si sia data enfasi alla seconda parte dell'aforisma, o per farne un trionfante mantra materialistico, o per affibbiare a Gurdjeff una matrice cinica da rigettare assolutamente...
E la prima parte dell'aforisma? E' evidente che è la vera premessa dell'haiku, l'incipit, il fondamento!
QUANTI FANNO UN LAVORO CHE GLI PIACE REALMENTE?
Perchè se così non fosse ( e così non è per la stragrande maggioranza delle persone), dovremmo considerare che siamo una sorta di ladri, in quanto ci stiamo facendo pagare per qualcosa che non amiamo e nel quale nonn siamo versati...La frase di Gurdjieff sottintende anche il bisogno e la necessità (spirituali prima ancora che materiali) di lavorare con amore! In un certo senso se non c'è amore non si può nemmeno chiamarlo lavoro, verrebbe da dire...
" Perchè la richiesta di corresponsione della giusta retribuzione per un lavoro fatto con amore e serietà deve essere tacciata di materialismo?" Prendo a spunto questa ispirata domanda della mia cara amica Elda per analizzare la seconda parte dell'aforisma di Gurdjieff: "...E FATTI PAGARE PER FARLO"
Notiamo subito l'imperativo morale: FATTI PAGARE!
Mi viene subito da pensare come nella sua apparente semplicità l'aforisma di un maestro sia così ricco di sfaccettature e di implicazioni. Ovviamente non è un caso...ed è esattamnete questo che intendiamo per parole di luce : poche parole,con la forma leggera di una piuma ma della stessa consistenza energetica di una pietra!
Ma veniamo al dunque: perchè è giusto farsi pagare per il lavoro fatto con amore? Perchè l'amore chiama amore, se il lavoro è un'energia di amore, la retribuzione non può che essere altrettanto!
Non può che trattarsi in effetti che di uno scambio energetico! Uno scambio che in una società consumistica, distratta, superficiale e così fuori dai ritmi naturali delle cose non può essere altrimenti.
Un tempo, in ambienti piccoli il baratto rappresentava uno scambio alla pari, anche sul piano energetico (tra l'altro basato sui reciproci bisogni delle due parti in gioco); al giorno d'oggi questo sarebbe quasi impossibile.
La restribuzione rappresenta quindi un modo di tenere in equilibrio l'energia: questo significa -udite udite- che il pagamento è assolutamente necessario per chi paga (se non addirittura...maggiormente necessario!) perchè altrimenti egli si troverebbe debitore energeticamente, in una fase di squilibrio!
Tutto questo non esclude il "dono", il "present", come direbbero gli Anglosassoni (anche nella ns.lingua abbiamo questo doppio significato del sostantivo), ma il dono rappresenta un surplus di energia, che scaturisce appunto dal presente, dal qui-e-ora, dal cuore! un regalo -giustappunto- dell''Esistenza per così dire, una sorta di Serendipity, che non risponde più alla logica dello scambio, ma dell'ispirazione più alta...
Il dono appartiene alla carta delle Stelle, il luminoso Arcano 17 che rappresenta amore, arte, ispirazione, creatività, ecc. ecc.
Insomma ricapitolando LAVORO e RETRIBUZIONE sono due ali dello stesso uccello che solo rimanendo in equilibrio permettono all'energia di scorrere tra le due parti come due vasi comunicanti...
Trattasi di amore insomma, di nient'altro...Se la consapevolezza (anche inconscia) che si tratti d'amore manca da almeno una delle due parti...ecco che il circuito fa tilt! E lo vediamo costantemente e pesantemente nella ns. società, che non è altri che lo specchio amplificato all'ennesima potenza del nostro personale...
Vi lascio con Silvano Agosti, discusso, geniale e rivoluzionario regista...Ascoltate il suo "discorso" Quante implicazioni!
Questo nuovo insediamento abitativo nascera' nel 2015 e sara' la prima “citta' intelligente” del mondo.
Edifici costruiti secondo i protocolli della bioarchitettura, tetti ricoperti di vegetazione per mantenere il calore e assorbire le sostanze inquinanti, sistema di riciclo delle acque, fitodepurazione e un supercomputer, qui sta la novita', per gestire tutto il sistema idrico ed energetico dell'area.
Il cervellone elettronico sara' collegato in rete con tutte le abitazioni, gestira' il riscaldamento, l'aria condizionata, la raccolta differenziata dei rifiuti.
Il progetto e' finanziato dal governo portoghese tramite la societa' PlanIT.
Una cittadina molto simile sta nascendo anche a Masdar, non lontano da Abu Dhabi, Emirati Arabi. Qui il termine dei lavori e' previsto nel 2020.
Vi offro una storia zen trovata per caso mesi fa...
Un uomo era regolarmente maltrattato dal suo compagno di lavoro. Nonostante questo, egli non si adirava mai, anzi ad ogni offesa rispondeva sempre con un'inalterabile gentilezza. Passati in questo modo molti anni, quello che offendeva finì col rimanere colpito e conquistato dalla nobiltà del compagno. Un giorno allora gli chiese ammirato: "Chi è quel gran maestro che ti ha insegnato ad essere così gentile?". Gli rispose l'altro: "Quel gran maestro sei tu, amico mio. Ho sempre fatto il contrario di quello che facevi"
Questa emblematica storiella zen mi dà lo spunto per parlare dell'INSEGNAMENTO,e della differenza fra INSEGNANTI e MAESTRI.
Esistono vari tipi di INSEGNANTI. Essi ci insegnano tramite tre diversi strumenti:
a) DOLORE: grazie a loro impariamo a guardare dentro il nostro vuoto e a trovare strade diverse attraverso la sofferenza : essa è in realtà apparente: è solo Ego che si scioglie...
b) INDIFFERENZA: attraverso il loro corportamneto impariamo ad andare verso la luce... per opposizione
c) PIACERE: ci introducono -incosapevolmente- ad essere anima che si fa carne (i nostri genitori, il primo amore, il primo rapporto sessuale, il professore che ci apre la mente, ecc.)
...Ma nessuno di essi è un Maestro...
UN MAESTRO VERO INSEGNA TRAMITE L'AMORE, TRAMITE PAROLE CHE SONO LUCE, E VANNO AL DI LA' DELLE PAROLE STESSE....LA SUA E' UNA TRASMISSIONE DI ENERGIA...
EGLI RIVOLTA LA TUA VITA COME UN CALZINO, TI RISVEGLIA DAL SONNO DI "MAYA"...E TI RIPORTA ALL'UNICO VERO MAESTRO CHE ABBIAMO...NOI STESSI!
Vi dedico uno splendido pezzo da "Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach, un testo meraviglioso sul risveglio.
(P.S. Non fate caso alle voci del film: sono enfatiche e melense, ma le immagini sono affascinanti e quello che veramente conta è il senso del messaggio)
Oggi è -numerologicamente parlando- un giorno speciale! 10-10-10!. Insomma ecccoci a un giro di boa! Ci muoviamo nel terreno di un Arcano potente, il Tarocco n.10, la RUOTA DELLA FORTUNA, uno dei più enigmatici e misteriosi dell'intero mazzo.
SHIFT! CAMBIO! CAMBIO DI PROSPETTIVA! NUOVA VITA! In Occidente, e per qualsiasi calendario ci troviamo nel 2010, siamo sfidati al Risveglio e al Cambio di Prospettiva...E' per tutti, ma non tutti lo vedono o lo riconoscono, molti si rintanano in casa, mentre, per dirla col mitico Gaber, "c'è solo la strada su cui puoi contare". Sarà facile tu senta oggi come un bisogno di lasciarsi andare, di cadere dolcemente a fondo, che tu senta un invito dolce e perentorio alla resa...fors'anche a un Maestro! Sicuramente questa giornata è "dedicata" all'arrendevolezza, al "letting go", e all'opportunità di centrasi e di cambiare pagina. E' come se oggi toccassimo il bordo di una vasca per invertire la bracciata del ns. nuotare...La RUOTA è anche l'invito a fermarsi, a stoppare la mente e ad osservare da dentro di sè ciò accade al di fuori senza identificarsi, è l'invito a rimanere fermi nell'occhio del ciclone mentre Maya, il mondo esteriore (che è illusione) vortica vertiginosamente. In questo senso le meditazioni Vipassana (il "regalo" di Buddha al mondo) e Kundalini (meditazione di Osho da praticare prima del tramonto) sono particolarmente adatte ad entrare nell'energia della giornata.
Buon 10 ottobre 2010 a tutti...Have a good awakening! E godetevi un pezzo dal teatro del grande Giorgio
Cinecittà non deve morire. Mobilitazione 7 e 8 ottobre
. di redazione Articolo 21 .
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La più grande fabbrica di sogni a livello europeo, famosa in tutto il mondo, rischia di essere chiusa nel silenzio delle istituzioni e delle forze politiche. Dal 1997 con l’avvio della privatizzazione, la nuova proprietà si è disinteressata dello sviluppo e della valorizzazione del polo cinematografico di Cinecittà, inaugurando una fase di declino che ha comportato perdite di competitività e di quote di mercato. Infatti tutti i piani industriali che si sono susseguiti non hanno favorito il rilancio competitivo di Cinecittà, ma, aldilà delle intenzioni di facciata, ne hanno soltanto accompagnato la lenta decadenza. CGIL ROMA E LAZIO, CISL ROMA E UIL ROMA E LAZIO, unitamente a SLC-CGIL ROMA E LAZIO, UILCOM- UIL ROMA E LAZIO, FISTEL-CISL ROMA E LAZIO, lanciano la vertenza:
Il ventilato sfruttamento immobiliare dell’area, con la costruzione di alberghi, ristoranti, centri fitness e parcheggi, significherebbe uccidere l’industria del cinema a Roma, con una irreversibile perdita di posti di lavoro e di professionalità insostituibili.
Il settore del cineaudiovisivo è un settore trainante per l’economia di Roma e del Lazio, con un significativo numero di addetti in tutta la filiera produttiva: 400 dipendenti fra Cinecittà Studios, Cinecittà Luce e Cinecittà Digital. 6.000 tra registi, attori e maestranze specializzate. 10.000 piccole e medie imprese artigianali, che occupano fino a 100.000 posti di lavoro. I lavoratori e le lavoratrici di Cinecittà rischiano di non avere un futuro occupazionale, e, con essi la stessa vocazione culturale della nostra città verrebbe messa seriamente a rischio da una Cinecittà ridotta a mero polo immobiliare. Il marchio Cinecittà significa Cinema e cultura, e così è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo: non può essere consentito snaturare questo marchio per l’ennesima speculazione edilizia. CGIL ROMA E LAZIO, CISL ROMA E UIL ROMA E LAZIO, e SLC-CGIL ROMA E LAZIO, UILCOM- UIL ROMA E LAZIO, FISTEL-CISL ROMA E LAZIOchiedono ai Presidenti di Regione Provincia e al Sindaco di Roma la formalizzazione di un tavolo interistituzionale, che affronti in modo organico i problemi di Cinecittà. La difesa del sito produttivo significa la difesa della missione che da sempre contraddistingue Cinecittà: produrre film che danno lustro al nostro paese nel mondo. ADERISCONO
X MUNICIPIO
MovEm09 MOVIMENTO EMERGENZA CULTURA SPETTACOLO LAVORO
100 AUTORI
ARTICOLO 21 LIBERI DI….
A.F.I.C . ASSOCIAZIONE FESTIVAL ITALIANI DI CINEMA
A.G.I. ASSOCIAZIONE GENERICI ITALIANI SPETTACOLO
A.N.A.C. ASSOCIAZIONE NAZIONALE AUTORI CINEMATOGRAFICI
A.P.T.I. ASSOCIAZIONE PER IL TEATRO ITALIANO
A.R.C.I.
A.S.S.T. ASSOCIAZIONE SINDACALE SCRITTORI DI TEATRO
CIRCOLO GIANNI BOSIO
C.L.B. COORDINAMENTO LAVORATORI DEL BROADCAST
C.O.R.E. COORDINAMENTO DANZA CONTEMPORANEA
C.E.M.A.T. FEDERAZIONE CENTRI MUSICALI ATTREZZATI
DOC.IT DOCUMENTARISTI ITALIANI
F.I.D.A.C. FEDERAZIONE ITALIANA DELLE ASSOCIAZIONI CINEAUDIOVISIVE
NUOVA CONSONANZA
U.C.C.A. UNIONE CIRCOLI CINEMATOGRAFICI ARCI
S.A.C.T. SCRITTORI ASSOCIATI DI CINEMA E TELEVISIONE
S.A.I. SINDACATO ATTORI ITALIANO
S.I.A.M. SINDACATO ITALIANO ARTISTI DELLA MUSICA
S.N.C.C.I. SINDACATO NAZIONALE CRITICI CINEMATOGRAFICI
S.N.S. SINDACATO NAZIONALE SCRITTORI
TAM TAM
C.N.A. CONFEDERAZIONE NAZIONALE ARTIGIANATO e
DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA
A.L.S. ASSOCIAZIONE LAVORATORI DELLO SPETTACOLO
A.N.A.R.T. ASSOCIAZIONE NAZIONALE AUTORI RADIO TELEVISIVI E TEATRALI
. 05 ottobre 2010
fonte: http://www.articolo21.org/1838/notizia/cinecitta-non-deve-morire-mobilitazione-7.html
Ovidio nelle Metamorfosi ci parla della storia di Pigmalione re di Cipro, nonchè grande scultore; egli, su ordinazione della dea Afrodite, aveva modellato una statua femminile, nuda e d’avorio e l'aveva chiamata Galatea; se n'era poi innamorato considerandola, come tutti gli innamorati, il proprio ideale femminile, superiore a qualunque donna, anche in carne e ossa, tanto da dormire accanto ad essa sperando che un giorno si animasse.Per qs. motivo Pigmalione si recò al tempio della dea, pregandola di concedergli per sposa l’essere creato dalle sue mani, rendendola una creatura umana: la dea acconsentì. Egli stesso vide la statua animarsi lentamente, respirare e aprire gli occhi; infine Pigmalione e Galatea si sposarono ed ebbero un figlio di nome Pafo, che fu poi nome di una città di Cipro, famosa per un tempio dedicato alla dea dell’amore e altro nome della stessa Afrodite. Ovidio descrisse di sicuro -metaforicamente- la ricerca che spinge l’artista fino alla immedesimazione nel suo prodotto e la pulsione continua al congiungimento con esso (ottenuto attraverso la ricerca di Afrodite, cioè della bellezza e dell’amore). Ma Ovidio è anche un iniziato, forse un Maestro: che vuole dirci VERAMENTE? E' evidente che Pigmalione rappresenta la metafora dell'Essere e della ricerca interiore, della fusione con l'esistenza e della ns. luce che tutto illumina e rende divino quello che abbiamo intorno! Egli è incompleto e modella la materia per soddisfare una sua esigenza di interezza, di completamento… è come se fosse la meta’ di una mela ; in un tempo passato ha perduto la sua integrita’ e ne e’ alla ricerca; la sua incompletezza deriva dal suo essere chiuso in se stesso, sentirsi completo, arrivato da qualche parte, per così dire. All'inizio la ricerca avviene "fuori da sè"...e per questo che Pigmalione può uscire dalla spirale ripetitiva e superare l’impedimento solamente quando compie la richiesta dell l’intervento divino e compie una sorta di "inversione a U" verso la sua interiorità (MUOVERSI DAL FUORI AL DENTRO, RISVEGLIARSI!). E' la sua sete del divino che permette alla statua -tramite l'aiuto di Afrodite (l'amore, la creatività, la luce)- di rianimarsi e di congiungersi al suo stesso creatore! Pigmalione la trovera’ in Se’ solo quando si riconoscera’in fusione con quello c'è fuori di lui: solo allora la sua statua si animerà, solo allora Pigmalione e Galatea potranno spoasrsi e diventare una cosa sola... Ma al tempo stesso è solo l'Amore e la Fiducia che Pigmalione ha che infonde Galatea e le consente di svegliarsi (un pò come il bacio del Principe alla Bella addormentata)! Ecco perchè si parla anche di "effetto Pigmalione", quello che può avere un educatore verso gli studenti, un mecenate verso un artista, un innamorato verso la sua innamorata (e viceversa) sul cammino della Vita...Non sono molti i Pigmalioni che possiamo incontrare...Auguriamoci accada! :-) Un bacio. Prem
Vi regalo, a questo proposito, un pezzo stupendo dalla versione televisiva di "My Fair Lady" (che è una chiara metafora del Pigmalione) con GianricoTedeschi e Raffaella Carrà! Assolutamente...strepitosi! Da brividi!
DAL BLOG DI UNA CARA AMICA UNA PREZIOSA TESTIMONIANZA VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE CONTRO LA VIVISEZIONE A ROMA DI QUALCHE GIORNO FA...
ANIMAL RIGHTS NOW!
Eravamo in migliaia ieri a Roma per manifestare e a gridare fino a sera, anche se i media hanno dato il minimo del risalto alla notizia che si è propagata principalmente ancora una volta grazie ad internet.
Sono arrivati da tutt'Italia per dire no ad un ignobile direttiva europea che ci farà balzare indietro nel tempo...d'altro canto direi che questa è soltanto un'ennesima conferma. Scrive commentando la direttiva Bruno Fedi professore di anatomia patologica Università di Terni da anni uno dei tanti medici antivivisezione: "L'abbandono della schiavitù, non portò ad un regresso perché era necessario pagare gli operai, mentre gli schiavi erano gratuiti, anzi ci fu un miglioramento del lavoro e, quindi, della produzione.Il ritorno al modello animale, suggerito da Strasburgo, va invece in direzione opposta: non una maggiore etica ma un comportamento più crudele e pertanto più immorale, perché la crudeltà non può mai essere un atto etico.Dunque è un regresso, verso una concezione barbarica della vita, perché applica il principio della violenza.Verso una concezione barbarica della morale, perché applica il principio dell'utilitarismo più gretto.
Verso una concezione barbarica della ricerca, perché l'applicazione del modello animale ci rimanda ad un tipo di ricerca approssimativa, che si fa per tentativi ed errori. Questa ricerca è assolutamente insicura e inesatta.
La protesta è stata decisa ed inequivocabile da parte di una grandissima maggioranza di cittadini che si oppongono all’industria della vivisezione. Il coordinamento di associazioni promotrici di questa giornata italiana denominata “Fermare Green Hill” intende ottenere la chiusura di un lager per cani da laboratorio. La protesta si è estesa in maniera esplosiva in molte città europee dopo che il Parlamento Europeo ha approvato la Revisione della Direttiva 86/609 che rilancia la sperimentazione animale(tra l'altro la novità è che viene estase anche ai randagi) quale metodo di indagine biomedica, ritornando al passato sia sul fronte della scienza che sul fronte della tutela degli altri esseri viventi.
Elimina perfino le poche forme di tutela degli animali precedentemente esistenti;
ignora i pareri di organismi importanti come il Consiglio Nazionale delle Ricerche USA, (Rapporto “Toxicity testing in the XXI century”, che illustra il rinnovameno epocale già in atto nella ricerca biomedica, tale da liberarla dal fallace e inaffidabile “modello animale” ) non offre neanche uno spiraglio al rinnovamento.
Allo sdegno procurato da eventi così distanti dal nostro comune sentire e dal nostro buon senso si aggiunge quello di tutti noi per l’operato di un Parlamento Europeo che non ci rappresenta.
Tale manifestazione ha segnato così la nascita spontanea di una Campagna Europea
che chiede con forza l’abolizione della sperimentazione animale,
Chiede l’apertura ad una ricerca scientificamente valida che tuteli la salute umana e l’ambiente oltre la liberazione dagli interessi delle aziende, per un nuova civiltà in cui sopraffazione e competizione cedano il posto a rispetto verso le future generazioni e verso tutti gli esseri viventi.
A guardare come sta andando il mondo oggi, tutto questo suona come pura UTOPIA ma... "Una carta del mondo che non contiene il Paese dell’Utopia non è degna nemmeno di uno sguardo, perché non contempla il solo Paese al quale l’Umanità approda di continuo. E quando vi getta l’àncora, la vedetta scorge un Paese migliore e l’Umanità di nuovo fa vela." (Oscar Wilde)
(per concessione di http://orchideadesantis.blogspot.com)
Si festeggia oggi 4 ottobre il Santo Patrono d'talia, il santo per eccellenza, S.FRANCESCO D'ASSISI. Stamattna qualcuno mi ricordava che molti anni fa era pure giorno di festa e gli studenti se ne stavano a casa! La figura di Francesco è una figura che è stata vista sotto mille sfaccettature...A me, che pure sono lontano dal dogma cattolico, ispira molta devozione e la sua storia personale da sempre mi colpisce: una storia che non può fare a meno di ricordarmi quella di altri due grandi saggi all'apparenza così lontani, ma sorprendentemente così vicini come Buddha e Milarepa: due Maestri che partendo dal piacere, dalla voluttà e dalla ricchezza (Buddha) o addirittura dalla violenza e dall'assassinio (Milarepa) giunsero a spogliarsi di tutto ciò che è inutile, trovarono se stessi e l'Illuminazione (sì certo, come Francesco!). Chissà come mai non si parla mai di ciò da cui parte Francesco (la domanda è ironica, of course): Francesco è un playboy, ricco, arrogante e lussurioso che va alla guerra -forse uccide- e che scopre l'inutilità di tutto quello per cui il mondo spasima... Francesco è stato via via piegato a tante definizioni: Francesco poverello, hippy, ecologista ante litteram, giullare, ribelle, sufi! Francesco molte cose insomma... A me piace pensare a lui come a uno dei più grandi Mistici dell'Occidente e di tutti i tempi, a una vera e propria fulgida Luce nel buio del Medioevo...
Vi consiglio alcuni film sul tema: FRANCESCO GIULLARE DI DIO (Rossellini) FRANCESCO (Cavani) PICCOLO BUDDHA (Bertolucci) MILAREPA (Cavani)
...e vi lascio, a sorpresa, con le parole ingenue e divertenti di un giovane catechista di Sondrio, trovate sul web:
"All'inizio era un vero play boy.
Si comportava come quelli di Uomini e Donne: organizzava le serate e non mancava a nessuna festa o festino che si svolgeva nel suo paese.
Un giorno un uomo povero bussò alla porta di Francesco. Gli disse: "dimmi ciò che vuoi".
E quello, che in realtà era il Signore, gli disse "Il tuo cuore"
Quando si è convertito ed ha iniziato a predicare , San Francesco non ha mai dimenticato le sue origini.
E così, mentre gli altri continuavano a frustarsi ed a far sermoni che addormentavano la gente, lui capì che per evangelizzare i popoli bisogna anche farli divertire.
E così andava in giro a cantare ed a ballare, ed a dedicare tutte le poesie d'amore che conosceva (e ne conosceva tante, visto il suo passato) al suo vero amore: Dio.
In cambio dei suoi spettacoli, il giullare di Dio non chiedeva soldi, ma chiedeva di convertirsi e credere al Vangelo.
Del resto lui, che era ricco, divenne ancor più ricco quando amò la ragazza più bella che aveva mai incontrato: la povertà.
Amava così tanto la natura che predicava agli uccelli e parlava con i lupi.
Abbracciò ed aiutò i lebbrosi, che erano come i moderni zingari.
Lo seguono ancora in tanti, che pregano, cantano ed aiutano i poveri.
Un giorno, il Vescovo ed il Signore di Assisi fecero lite.
Ma lite forte.
Ed allora Francesco arrivò, parlò del perdono, ed entrambi fecero pubblicamente pace.
Scrisse una bellissima preghiera: "Laudato si o mi Signore".
Morì malato, ma felice e sorridente.
Se ho raccontato la storia di San Francesco è perchè è un santo diverso.
Un santo da cui dobbiamo imparare molto.
In questo mondo che ormai dà tutto per scontato, deve donarci un pò di stupore.
Nelle difficoltà deve donarci la "perfetta letizia", perchè deve farci capire che le difficoltà della vita servono a crescere.
Al mondo sanguinante deve insegnare la Pace, e deve insegnare a far pace.
A chi non crede ispiri la speranza.
Ed ai nostri preti ed ai nostri Vescovi insegni la povertà e l'umiltà.
E faccia capire che una predica di 20 minuti non l' ascolta nessuno.
Come diceva lui,
Il Signore ci doni la Pace." (Michele, catechista)
Odio la caccia, chi uccide un capriolo, un gallo cedrone, una beccaccia, chi spara ai passeri o alle cinciallegre per divertimento, per farsi la mano, odio chi acceca gli uccelli da richiamo, chi dissemina trappole, esche, tagliole, odio chi usa il fucile, ma dice di proteggere la natura, odio i boschi, i prati trasformati in poligoni da tiro, odio l'odore del cuoio, della polvere da sparo, delle cartucce rosse, gialle e arancione grandi spesso come il bersaglio, odio il massacro spaventoso (*)1 di animali che ogni anno avviene in Italia, chi spara agli uccelli migratori, ai falchi, alle rondini, agli aironi, odio il cacciatore buono che difende l'habitat naturale e quello incosciente che ammazza l'amico o un parroco mentre dorme, odio i ristoranti con gli animali impagliati come trofei, scoiattoli, marmotte, civette e gufi che ti osservano con gli occhi di vetro, odio chi spara vicino alle abitazioni, i pallini di piombo nel tuo giardino, odio la legge fascista (*)2 che permette di entrare nei fondi privati, i cacciatori che si aggirano a meno di 100 metri dalle case (*)3 con il fucile e il colpo in canna quando la legge lo proibisce, odio chi mi toglie il piacere della vista di un cervo, di una ghiandaia, di animali che i miei figli vedranno solo allo zoo o nei parchetti, odio non poter andare a funghi senza la paura di essere scambiato per un cinghiale e ascoltare il rumore cupo e cadenzato delle doppiette invece che il canto degli uccelli, odio la scomparsa dal cielo degli arabeschi formati dagli stormi, odio l'esproprio della natura fatto per il piacere di pochi (*)4, il non poter vedere su un tetto i nidi delle cicogne che non migrano più per l'Italia per sopravvivere ai cacciatori, odio i riti della caccia, i coltellacci per squartare gli animali, il cameratismo tra uomini veri, odio chi uccide per piacere, chi definisce sport l'annientamento di una creatura, una di quelle con cui parlava San Francesco, odio chi caccia perché "si uccidono anche gli animali d'allevamento" odio chi libera i fagiani allevati in cortile per poi fulminarli dopo pochi metri, odio chi usa la caccia e i cacciatori per fini politici, odio chi non rispetta gli animali e dice di rispettare l'uomo
(Beppe Grillo)
(*)1. La stima è di 150 milioni di animali uccisi ogni anno (*)2. Art. 842 Caccia e pesca - Il proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per l'esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno. (*)3. La caccia è vietata per una distanza di 100 metri da case, fabbriche, edifici adibiti a posto di lavoro. E' vietato sparare in direzione degli stessi da distanza inferiore di 150 metri. (*)4. 1.2% della popolazione italiana (dati 2007).
Una storia d'uomo tra infinite storie di uomini. Così definisce la sua esperienza di vita Roberto Camerani, ex deportato nei campi di concentramento di Mauthausen ed Ebensee.
Una storia d'uomo che diventa racconto in teatro, trasportandoci negli anni del fascismo visti attraverso l'entusiasmo degli occhi di un bambino cresciuto ed istruito secondo le regole prodotte da quella cultura; regole che ben presto nel giovane Roberto si scontrano con la sua sensibilità e il suo pensiero critico, qualità che lentamente lo portano a guardare in modo diverso a quella società costruita gerarchicamente come un'alta piramide della quale, al di sopra di tutto, è necessario raggiungere il vertice. Una piramide che ricorda tanto quella che ogni giorno tutti noi costruiamo inconsapevoli nella nostra vita. Ma non c'è spazio né tempo per fermarsi e riflettere, né tanto meno per scegliere qualcos'altro. E così Roberto inizia a scivolare lungo il pendio della piramide, sempre più lontano dal vertice, e sempre più vicino alla terra, che per Roberto è casa e madre, una presenza femminea che sarà costante nella sua vita anche laddove gli occhi dei bambini vedranno cose che nessun'anima dovrebbe vedere.
Ciò che la Storia può insegnarci è racchiusa qui, in una storia d'uomo tra le infinite storie di uomini, nell'esperienza umana di chi sulla sua strada ha incontrato i campi di sterminio ed ha saputo accettare quanto accaduto spinto dal desiderio di raccontare ai più giovani cosa c'è sotto la piramide una volta che si ha il coraggio di rovesciarla: una vita che è meravigliosa così com'è. (Elena Redaelli)
There is nothing one must do except be awake in the moment, and everything else takes care of itself. It takes trust and surrender to live this way, letting life unfold for you rather than directing it yourself with the human mind. Realize that the self is eternal consciousness which never changes, can never be harmed, and never dies. It doesn't need to be fixed or healed, it doesn't have to evolve. The real you is already whole... it's not a process. Realizing this frees you from the human condition. You have found what you are looking for right here in this moment, in the very fact that you are aware intelligence, with or without the body. Once direct experience of who you really are has taken place and it is brought into daily life, wholeness and peace become your natural way. This results in living your enlightenment in this lifetime, which automatically creates the beautiful life you always wanted. As you radiate this grace to others around you it may seem like a brand new way of being in life and it is. It is lucid living. The first challenge is to become lucid, rather than operating on automatic pilot through life. The next challenge is to maintain that lucidity without falling back to sleep into the human condition. Stopping the mind is the first step. This is where it begins. It only deepens from there.
Non c'è alcunchè da fare se non rimanere svegli nel momento, e il Tutto si prende cura di se stesso. In questo modo cominci a fidarti e ad arrenderti alla vita, lasciando che essa si schiuda per te invece che sia la mente umana a guidarla. Realizza che il Sè è coscienza eterna che non muta mai, che mai può essere danneggiata e che mai può morire. Non c'è nulla da aggiustare o da guarire, tutto si deve evolvere. Il vero Te è sempre integro...non è un processo! Rendesene conto ti rende libero dalla condizione umana. In questo modo trovi quello stavi cercando giusto qui e ora, questo perchè TU sei davvero intelligenza consapevole, con o senza il tuo corpo. Una volta che hai avuto un'esperienza diretta di chi tu davvero sia, hai trovato posto e sei entrato nella vita quotidiana, e integrità e pace diventano la tua natura, il tuo modo d'essere naturale. Questo deriva dal tuo vivere l'illuminazione nella tua vita di tutti i giorni, il che crea automaticamnete il vivere la vita nutriente che hai sempre cercato. Come tu irradi questa grazia agli altri intorno a te, ecco che sembra manifestarsi come un nuovo modo di vivere, e davvero lo è! E' una vita lucida! La prima sfida è diventare lucidi, chiari piuttosto che vivere col freno a mano tirato, piuuttosto che vivere la tua vita col pilota automatico. la sfida successiva è mantenere questa lucidtà senza ricadere nel sonno tipico della condizione umana. Interrompere il flusso della mente, fermarsi è il primo passo. Questo è ciò da cui tutto comincia! E da qui si inizia ad andare sempre più in profondità!